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Fogazzaro, Antonio.

Scrittore italiano. Di famiglia più che agiata, ebbe un'infanzia e una giovinezza tranquilla; laureatosi in Giurisprudenza all'università di Torino, si dedicò per un breve periodo all'attività forense, ma preferì poi dedicarsi interamente alla poesia e alla letteratura. Cattolico convinto, si fece assertore della necessità di sintetizzare i valori della fede con lo sviluppo della scienza e della tecnica e in quel periodo in cui il Sillabo faceva testo, queste tesi attirarono su di lui l'accusa di modernismo e la messa all'indice di alcune sue per altro innocenti opere. La sua sensibilità romantica, che lo portava a dipingere con franchi toni la violenza delle passioni delle sue eroine, fecero sì che venisse accusato di eccessivo erotismo, tanto più riprovevole quanto espresso da un cattolico con tendenze mistiche; e anche su questo tema le sue polemiche furono vivacissime e l'intervento delle autorità ecclesiastiche assai deciso. Infine, sebbene con molta cautela e anche certamente con una buona dose di ingenuità, si fece propugnatore di alcuni progetti di riforma religiosa che ponessero fine al distacco della Chiesa dal mondo moderno, interpretando con ciò, senza dubbio, ansietà e problemi certo vivi tra i cattolici che si sentivano come esclusi dalla civiltà a loro contemporanea. Queste sue posizioni portarono contro di lui sia i clericali, sia i positivisti: la Chiesa infatti era ben ostile verso coloro che pensavano ad una sua riforma interna e, nel contempo, gli anticlericali non vedevano di buon occhio chi si ostinava a spingere il clero a ritrovare la propria supremazia morale e spirituale. Così l'esistenza di F. fu, suo malgrado, tormentata e difficile e spesso i suoi meriti artistici, pur notevoli, vennero tenuti in poco conto a causa delle battaglie di principio sulle sue posizioni condotte da critici di ogni sorta; fra le sue opere ricordiamo Piccolo mondo antico, il suo capolavoro, efficace ritratto di un episodio sullo sfondo della battaglia risorgimentale, e poi Daniele Cortis, Piccolo mondo moderno, Il santo, fortemente polemico, Leila (Vicenza 1842-1911).